Il modello di sviluppo libero e i videogiochi

Il modello di software come servizio non è, ovviamente, applicabile in questo caso.
Cosa resta? A mio parere l'unica strada possibile per avere videogiochi liberi di qualità pari a quella dei videogiochi commerciali è che le software house non abbiamo paura a rilasciare i sorgenti sotto GPL ma conservino comunque la proprietà del contenuto artistico (ovvero non rilascino sotto Creative Commons modelli, musiche, trame, grafica). Il problema è che a questo punto i concorrenti potrebbero sfruttare il motore dei giochi per creare altri videogiochi (ovviamente) ma con costi decisamente inferiori per lo sviluppo...
In effetti tra i pochi giochi che rappresentano un hit al box office di cui sono disponibili i sorgenti si possono vedere i primi tre Quake (di cui i sorgenti sono stati però resi disponibili solo molto dopo l'uscita effettiva del videogioco) e Second Life (che però presuppone un'infrastruttura di server non facilmente replicabile il che impedisce di creare un prodotto concorrente).
Le conclusioni di questo vaneggiamento... fare un' eccezione ed accogliere software proprietario quando si tratta di videogiochi? Non so... non sono del tutto contrario. Intanto vi segnalo anch'io Penumbra Overture dato che un po' di attenzione di una software house anche per un sistema diverso da windows non va certo trascurata!
Etichette: videogiochi comunità libero software Penumbra Overture
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